martedì 3 aprile 2012

Considerazioni Geopolitiche Sulla Cina :

Considerazioni Geopolitiche Sulla Cina :

Perche’ la Cina e’ cosi’ importante ?
Quali sono i suoi punti di forza ?
E le sue debolezze ?
La sua crescita e’ sostenibile da un drive interno e solide fondamenta ?
O e’ solo un boom momentaneo ?

Una prima serie di considerazioni sulla cina non possono che essere storiche e geopolitiche.
Prima di tutto inizierei con un provocazione in termini , la cina e’ un isola.




Da questa cartina fisica possiamo facilmente individuare il cuore della cina (la parte costiera piu’ pianeggiante) o regione Han (dal nome della dinastia Han 206 a.c. 220 d.c.)
Il resto della cina  e’ da dividere ulteriormente in regioni interne e regioni “tampone” rappresentate dalle 3 estremita’ , Tibet a sud-ovest , Xinjiang nord-ovest e Mongolia interna piu’ Manchuria  nord-est.



Tra la zona han e il resto della cina vi e’ una linea chiamata 15inch isohyet dove ad est della quale cadono annualmente almeno 40 cm di pioggie ogni anno.
Questa e’ ovviamente la zona dove la popolazione e’ piu’ concentrata e ricca.





Questa importantissima area e’ poi a suo volta suddividibile in 2 aree Nord e Sud.
Nord e’ l’area dove si parla il Mandarino e a Sud il Cantonese , questi dialetti condividono il sistema di scrittura ma risultano mutualmente (l’uno all’altro) incomprensibili quando parlati.

Le 4 regioni meno densamente popolate (Tibet , Xinjiang, Mongolia interna e Manchuria ) sono anche quelle che da sempre hanno rappresentato una minaccia per la cina Han.
La Cina han e’ ricca di fiumi e pioggie ed e’ per questo zona di mercanti e contadini mentre le regioni che la circondano sono soricamente terre di nomadi.
Nel 13° secolo Gengis Khan invase buona parte della cina Han partendo dalla mongolia.
Successivamente a questo periodo la strategia cinese rimase costante , era necessario difendersi dalle incursioni della cavalleria nomade.
Arrivando a controllare queste regioni “esterne” la cina  si e’ praticamente sigillata dal mondo, i suoi confini sono difficilmente valicabili e praticamente impossibili da attaccare.
Gli unici punti passabili si trovano al  confine con il Kazakhastan ( anche se le infrastrutture li’ sono ancora relativamente poche), la mongolia e russia.
In realta’ neanche questi confini soprattutto quello russo rappresentano un punto di debolezza. Esistono solo 2 linee ferroviare in questa area (la transiberiana TSR e la Baikal-Amur BAM) ed entrambe si muovono su una linea est-ovest , nessuna percorre l’asse nord-sud.

Altro discorso e’ il confine che si affaccia sul pacifico.

Importante precisare che fino al 19° secolo (prima e seconda guerra sino-giapponese) la cina non aveva mai dovuto affrontare minacce dal mare e per questo non aveva e non ha ancora oggi una marina all’altezza.

Il punto debole della cina , fin dall’arrivo europeo nel pacifico occidentale a meta’ del 19°secolo, e’ rappresentato dalla costa.
La sua vulnerabilita’ pero' non si riferisce a possibili invasioni, nessuno ha la forza per invadere e sottomettere una popolazione cosi’ numerosa e di quel tipo.
(anche se in uno scenario fantapolitico , la marina statunitense potrebbe bloccare i suoi commerci da e per i suoi porti).
La costa rappresenta una minaccia per la cina in un senso diverso rispetto a quello che penseremmo per le altre grandi potenze del mondo.

La minaccia per la cina e’ la possibile destabilizzazione interna causata dal benessere delle popolazioni costiere rispetto a quelle interne.

Come la storia ci insegna l’intrusione britannica fini’ proprio per causare questa destabilizzazione che porto’ alla caduta del governo prima e alla conseguente guerra civile poi , fino  all’isolamento dal mondo esterno e ad una vera e propria forma di xenofobia nei confronti degli stranieri , voluta da Mao come protezione da quest’ultimi (tutti un po’ piu’ poveri ma tutti uniti e cinesi).

Il successore di Mao , Deng Xiaoping , sul finire degli anni ’70 , capi’ che questo isolazionismo non era piu’ attuale.
Il consumo interno non sarebbe mai partito perche’ i cinesi erano troppo poveri e avevano (hanno) bisogno degli ordini dall’estero.
Decise allora di scommettere su una apertura della cina agli stranieri e alle esportazioni, nella speranza che un forte governo basato nella capitale Beijing (al confine tra la cina Han e quella interna) un forte partito e un esercito leale avrebbero mantenuto unita la cina nonostante le incredibili disparita’ economiche che ne sarebbero derivate.

La Cina e’ cosi’ oggi un economia orientata all’export ed e’ per questo anche in una posizione di dipendenza , non importa quanto grandi siano le sue riserve valutarie, l’economia cinese dipende dalle importazioni di merci dall’estero e dalla capacita’ di esportare le sue produzioni.
Se uno di questi 2 flussi dovessero indebolirsi l’economia cinese ne risentirebbe pesantemente e rapidamente.

La prima motivazione per cui gli stranieri comprano merci cinesi e’ il basso costo.
Il basso costo deriva dalle differenze salariali,  dovesse questo vantaggio competitivo venire meno il suo export crollerebbe.
Oggi per esempio l’aumento dei prezzi energetici ha ridotto l’incidenza del costo della manodopera sul prodotto finito.
Ad un certo punto e’ probabile che queste differenze si riducano fino a non rendere piu’ conveniente l’acquisto di prodotti cinesi per alcuni settori merceologici.

Tutte queste variabili sono al di fuori dal controllo cinese e per questo rappresentano si , la sua forza ma anche la sua debolezza.

Il centro di gravita’ dell’economia cinese e’ l’export ma piu’ questo centro diventa importante e piu’ aumenta la sua dipendenza dagli stranieri.

Piu’ la cina interagisce con il mondo esterno e piu’ il mondo esterno aumenta la sua influenza sulle sue citta’ costiere.
Il resto del mondo e’ molto meno dipendente dall’export cinese di quanto la cina non lo sia dal resto del mondo.

Se l’economia globale dovesse declinare ulteriormente l’export cinese crollerebbe drammaticamente e a quel punto Beijing si ritroverebbe a districarsi tra una cina Han in difficolta’ e una cina interna vogliosa di riscatto economico e di uguaglianza , il rapporto tra le 2 popolazioni e’ di 400 mln di abitanti sulla costa e 900 mln all’interno.
Una parte avrebbe il sistema economico internazionale dalla sua e l’altra la massa di popolazione.

La storia ha visto imperi cadere per molto meno.


A Presto