venerdì 20 luglio 2012

Israele Vs Iran


Nonostante il Kamikaze fosse cittadino Svedese, l'attacco al bus con turisti Israeliani del 18/7 in Bulgaria non è altro che il proseguo di una guerra tra Israele e Iran iniziata da alcuni anni. Ripercorriamo alcuni passi salienti.
  • 2006 l'ingegnerie nucleare Iraniano Ali- Reiza Asgari diserta e da qui ha inizio una nuova fase
  • 2007 Iran prova a usare la carta Hezbollah
  • 2012 Tbilisi Georgia (Attentato), Nuova Delhi (fallito attentato alla moglie di un diplomatico Israeliano mentre era passata a prendere i figli fuori da scuola), Bangkok (terroristi Iraniani esplodono un dispositivo improvvisato all'interno di un'abitazione mentre lo stavano preparando).
  • Assassini vari di dissidenti Iraniani, Tadhar, Gelareh Bagherzadeh e molti altri ...
  • Tentato assassinio dell'ambasciatore Saudita negli Usa (per svolgere il quale Teheran avrebbe cercato di rivolgersi al cartello messicano dei Los Zetas)
Gli attacchi Iraniani sono per lo più disorganizzati. Sono più numerosi i tentativi andati male di quelli riusciti. Gli obiettivi sono sempre più soft (poco protetti-vulnerabili). Nell'ultimo attentato a Burgas in Bulgaria (anche se il Kamikaze era un Islamico Svedese? e non direttamente riconducibile all'Iran) si ha avuto la sensazione di come gli obiettivi si stiano sempre di più abbassando, in questo caso erano semplici turisti.

In questa fase l'Iran potrebbe spostare i suoi target da: diplomatici Israeliani all'estero e dissidenti Iraniani a semplici turisti / cittadini.

Isreale ha un approccio e delle competenze completamente diverse. Se gli Iraniani non riescono ad assassinare la moglie di un diplomatico a Nuova Delhi, Israele è stato capace di assassinare un ingegnere nucleare a Teheran (Mostafa Ahamdi-Roshan). I servizi Israeliani si muovono sempre con uno scopo preciso e sono letteralmente chirurgici nei loro attacchi. Hannno assassinato Generali all'interno di basi militari mostrando una capacità di operare in territorio nemico fuori dal comune.

Sicuramente la situazione è complicata e le tensioni in Medio Oriente non sono (per lo meno, nel breve periodo) destinate ad affievolirsi.

L'Italia ha storicamente degli ottimi rapporti con il mondo Arabo grazie anche a figure diplomatiche con grandi conoscenze geopolitche come per esempio (Mattei-Craxi-Andreotti), sicuramente possiamo fare la nostra parte, sia per quanto riguardo il dopo Al-Assad in Siria che per  il rapporto Iran-Israele.